Medici specializzandi: diritto ad un'equa remunerazione
La pronuncia della Corte di Giustizia europea , assume una valenza innovativa nel nostro ordinamento interno, anche sotto altri profili ovvero:
Il criterio di determinazione dell’ammontare del risarcimento e la prescrizione:
In relazione al risarcimento, per omessa e/o tardiva attuazione della normativa europea, la Corte di Giustizia ha espressamente affermato che la quantificazione deve essere rapportata a quanto previsto dalla "normativa nazionale di trasposizione" della direttiva. Ebbene, la normativa di trasposizione, avvenuta con un ritardo di oltre nove anni, è il decreto legislativo 257 dell’8 agosto 1991, n. 257 il quale all’art. 8 prevede una borsa di studio di Lire 21.500.000, attuali Euro 11.103,94 per ogni anno di frequenza. Quindi molto di più di quanto liquidato dalle numerose sentenze dei tribunali (Euro 6.713,94 per ogni anno di frequenza).
Il secondo punto riguarda indirettamente la prescrizione in quanto dalla lettura della sentenza sembrerebbe emergere una interpretazione "comunitariamente orientata" secondo la quale per i medici iscrittisi ai corsi prima della trasposizione delle direttive, la prescrizione non è mai iniziata a decorrere, non essendo stata mai attuata per questi medici la direttiva».